mercoledì 16 settembre 2015

I problemi di oggi vengono da lontano


Rivoluzione chiama Rivoluzione.
La Fronda fu la Rivoluzione della Nobiltà con il proprio Sovrano.
La Rivoluzione Francese fu la rivolta della Borghesia contro la Nobiltà.
La Rivoluzione Russa fu la rivolta del Proletariato contro la Borghesia.
Poi arriva il relativismo, il nulla, il mondo senza Dio che muore in sé stesso pensando di aver vinto nelle sue conquiste tecniche e nelle sue discipline sociali.
Il Bene e il male sono democraticamente messi sullo stesso piano dei diritti.
Accade allora che improvvisamente siamo costretti a svegliarci da coloro ai quali abbiamo servito sul piatto d'argento il nostro democratico annullamento della differenza tra male e Bene. In questa debolezza, la tenebra ci oscura la luminosità della vita ed allora dobbiamo capire nuovamente che il mondo vive nel baratro di un nuovo materialismo pagano.
Sia il mondo della Destra che quello della Sinistra sono corrotti perché ambedue sono fondati su materialismi: l’americanismo ed il bolscevismo.
Sarebbe da rispolverare il vecchio saggio di J. Evola che chiarisce con accuratezza come si tratti di due facce della stessa medaglia.
Ma rivoluzione significa anche tornare al punto di partenza.
Dio ha lasciato gli uomini liberi di decidere le loro sorti e di applicare la loro giustizia che si è rivelata un’ingiustizia che aumenta sempre di più.
Bisognerebbe capire anche perché oggi la maggioranza degli uomini non ama o non si interessa di Dio.
La colpa è dell’eccesso di fede nelle idee piuttosto che nell’Amore.
Tutto sarebbe stato donato all’uomo e nulla sarebbe stato tolto se avesse messo sempre Dio al primo posto nei suoi pensieri.
Invece al primo posto ci sono le idee del mondo.
Anche la Chiesa si è inchinata a queste idee.
Perché?
Forse Dio vuole confondere coloro che vuole perdere!
Gli Stati Uniti hanno talmente idealizzato la libertà che anche colui che la vuole distruggere dispone di diritti riconosciuti. Non si spiegherebbe il perché abbiano edificato delle statue a Satana.
Queste apparenti libertà diventano poi strumento di forza nelle mani di coloro che hanno il segno della Bestia.
La fede in questa pseudo-libertà ha poi dovuto combattere con la fede esaltata di uomini assetati di vendetta in nome di una loro verità che è prigione della libera volontà.
1500 anni di storia trascurati così come se nulla fosse e che sia l’Europa che gli Stati Uniti nemmeno hanno desiderio di ricordare.
L’unica libertà è in Cristo: Io Sono Via, Libertà e Vita.
Che bisogno c’era allora di mettersi a dialogare prima con il comunismo e poi con le religioni del mondo? Quale è il motivo nascosto di cambiare il senso della storia con la nuova moda di evocare una presunta civiltà giudeo-cristiana?
Forse in un certo senso siamo ancora giudei perché non applichiamo i comandamenti di Cristo di amare Dio sopra ogni cosa ed il prossimo come noi stessi.
La guerra in Ucraina è un evidente incapacità di amare.
In un certo senso la Russia raccoglie l’odio che ha seminato in settanta anni, salvo poi oggi ad uscire fuori, con il suo pragmatismo, in una combinazione di rivalsa e di volontà di andare a salvaguardare i suoi interessi nel Mediterraneo che sono, guarda caso anche i nostri.
Mi sarei aspettato un’unità di intenti tra gli Stati Uniti, la Russia e l’Europa tutta.
Invece no. Tutte pagliacciate di guitti che straparlano senza agire, salvo farlo in obbedienza ai voleri di coloro che oggi stanno cercando disperatamente di conseguire nuovi spazi (di antica memoria) e portare il limes sino ai confini del mondo Ortodosso.
Huntington vedeva lontano. Il vecchio professore non era uno sprovveduto e la sua analisi, seppur con qualche correzione, è sempre valida.
L’Italia che dovrebbe essere maestra per la civiltà che ha donato al mondo intero, si inchina alle nuove idolatrie moderne: la pace, il dialogo, la solidarietà, l’altro, il gaysmo e il politicamente corretto.
Tutte frottole per indirizzare le menti degli uomini.
Ma Cristo parla ai cuori ed un cuore non si inganna, per quanto bersagliato dalle baggianate di pseudo-preti e politici.
Rimane di capire come la Parola di Dio si farà sentire.
Sarà il rumore del tuono, il Boanerghes che parla nel silenzio.
Cristo parla poco ed ama molto, gli uomini parlano molto ed amano poco.
Ci vuole unità di linguaggio.
Chiarisce Pavel Florenskij:
... qualcosa è atteso, qualcosa manca, si strugge verso qualcosa l'anima che desidera dissolversi per essere con Cristo.
Qualcosa avverrà non sappiamo ancora che cosa! Ma quanto più acutamente si avverte che qualcosa si sta preparando, tanto più stretto e sentito diviene il legame con la Madre Chiesa, tanto più
facile e semplice riesce l'amore verso di lei, sopportare le contumelie che la lancinano... Io aspetto con gioia ciò che avverrà e nel mio cuore pacificato risuona per giorni interi il cantico NUNC
DIMITTIS. Quando questo avverrà, si rivelerà la Grande Pasqua Universale e finiranno tutte le dispute umane.
Cap. "Il Consolatore" – La Colonna ed il fondamento della Verità.
Si è dato forma al mondo della necessità piuttosto che a quello dello spirito che tutto guida.
Come dice Berdjaev “la coscienza della Chiesa teme sempre per le masse umane un’anticipazione dei tempi e dei termini; tende sempre a mantenere l’equilibrio, impedendo elevazioni troppo grandi e troppo grandi depressioni…” (N. Berdjaev – Filofofia dello spirito libero- Ed.San Paolo). Questo dovrebbe essere, ma nella realtà anche la Chiesa è caduta nel peccato di Saul. Si è voltata verso il mondo così come il prete si rivolge alla folla nella messa invece di volgersi insieme ai fedeli dalla parte dell’altare.
Per questo Dio si è riservato lo spirito di Giovanni: “se voglio che egli resti sino al mio ritorno a te che te ne importa...” rivolto a Pietro che non riusciva e riesce ad oggi a comprendere questo mistero.
Il mistero di questo spirito giovanneo che porterà aiuto nella Chiesa in disordine per rimettere ordine, rimane per oggi un enigma perché gli uomini dovranno pervenire a ciò che manca da soli.