giovedì 30 luglio 2015

La dittatura della tolleranza



La confusione che regna sovrana sul concetto di tolleranza, applicato oggi come una dittatura sottile che si insinua nelle menti degli uomini, ha trovato nuove forme per distruggere la società Cristiana.
La volontà di ascoltare la voce del popolo che è stato abilmente indottrinato con passioni ed invidia, porta la Chiesa a cadere nel peccato di Saul:

(Dal I° Libro Samuele 15,22-26 )
… Ma Samuele replicò:
«Si compiace forse il Signore d'olocausti e sacrifici quanto dell'obbedienza alla Sua VOCE? (Voce di Dio) Credilo, obbedire val ben più che offrirgli un sacrificio e l'ascoltarlo gli è ben più gradito che il grasso dei montoni...La ribellione è un peccato e malizia d'idolatria è la resistenza a Lui».
Allora Saul disse a Samuele:
«Ho peccato, ho trasgredito il volere del Signore e gli ordini tuoi - ma ho avuto timore del popolo e per questo ho creduto alla sua voce (voce del popolo). Ora ti prego perdona la mia colpa, vieni con me ad adorare il Signore».
Ma Samuele rispose a Saul:
«No, non verrò con te, perché tu hai rigettato la PAROLA del Signore … ed Egli ha rigettato te…»


Ro 14:13-23; Fl 2:1-5

1 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. 2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. 3 Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto:

«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».

4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.

5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, 6 affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo.7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.

At 3:25-26; Ef 2:11-19

8 Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri; 9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:

«Per questo ti celebrerò tra le nazioni
e canterò le lodi al tuo nome».




La tolleranza è pertanto diretta verso coloro che sono deboli nella fede.
Certamente un Cristiano che si proclama tale, non uccide i non Cristiani, ma prega per loro affinché Dio-Trinità possa convertirli al Suo Amore.
Il Cristianesimo allo stesso tempo ha tutto il diritto di difendersi da coloro che, con la scusa del dialogo, si adoperano per distruggerlo.
Il dialogo lo vuole sempre colui che ha interesse ad eliminare la Verità che è Cristo dalla nostra esistenza.
Ricordiamo sempre ed ogni giorno della nostra vita che:

« Sì, Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, per­ché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3, 16).