Rivoluzione
chiama Rivoluzione.
La Fronda
fu la Rivoluzione della Nobiltà con il proprio Sovrano.
La
Rivoluzione Francese fu la rivolta della Borghesia contro la Nobiltà.
La
Rivoluzione Russa fu la rivolta del Proletariato contro la Borghesia.
Poi
arriva il relativismo, il nulla, il mondo senza Dio che muore in sé stesso pensando
di aver vinto nelle sue conquiste tecniche e nelle sue discipline sociali.
Il Bene e il male sono democraticamente messi sullo stesso piano dei diritti.
Accade allora che improvvisamente siamo costretti a svegliarci da coloro ai quali abbiamo servito sul piatto d'argento il nostro democratico annullamento della differenza tra male e Bene. In questa debolezza, la tenebra ci oscura la luminosità della vita ed allora dobbiamo capire nuovamente che il mondo vive nel baratro di un nuovo materialismo pagano.
Il Bene e il male sono democraticamente messi sullo stesso piano dei diritti.
Accade allora che improvvisamente siamo costretti a svegliarci da coloro ai quali abbiamo servito sul piatto d'argento il nostro democratico annullamento della differenza tra male e Bene. In questa debolezza, la tenebra ci oscura la luminosità della vita ed allora dobbiamo capire nuovamente che il mondo vive nel baratro di un nuovo materialismo pagano.
Sia il
mondo della Destra che quello della Sinistra sono corrotti perché ambedue
sono fondati su materialismi: l’americanismo ed il bolscevismo.
Sarebbe
da rispolverare il vecchio saggio di J. Evola che chiarisce con accuratezza
come si tratti di due facce della stessa medaglia.
Ma
rivoluzione significa anche tornare al punto di partenza.
Dio ha
lasciato gli uomini liberi di decidere le loro sorti e di applicare la loro
giustizia che si è rivelata un’ingiustizia che aumenta sempre di più.
Bisognerebbe
capire anche perché oggi la maggioranza degli uomini non ama o non si interessa
di Dio.
La colpa
è dell’eccesso di fede nelle idee piuttosto che nell’Amore.
Tutto sarebbe stato donato all’uomo e nulla sarebbe stato tolto se avesse messo sempre Dio al primo posto nei suoi pensieri.
Tutto sarebbe stato donato all’uomo e nulla sarebbe stato tolto se avesse messo sempre Dio al primo posto nei suoi pensieri.
Invece al
primo posto ci sono le idee del mondo.
Anche la
Chiesa si è inchinata a queste idee.
Perché?
Forse Dio
vuole confondere coloro che vuole perdere!
Gli Stati
Uniti hanno talmente idealizzato la libertà che anche colui che la vuole
distruggere dispone di diritti riconosciuti. Non si spiegherebbe il perché
abbiano edificato delle statue a Satana.
Queste
apparenti libertà diventano poi strumento di forza nelle mani di coloro che
hanno il segno della Bestia.
La fede
in questa pseudo-libertà ha poi dovuto combattere con la fede esaltata di
uomini assetati di vendetta in nome di una loro verità che è prigione della libera volontà.
1500 anni
di storia trascurati così come se nulla fosse e che sia l’Europa che gli Stati
Uniti nemmeno hanno desiderio di ricordare.
L’unica
libertà è in Cristo: Io Sono Via, Libertà e Vita.
Che
bisogno c’era allora di mettersi a dialogare prima con il comunismo e poi con le
religioni del mondo? Quale è il motivo nascosto di cambiare il senso della
storia con la nuova moda di evocare una presunta civiltà giudeo-cristiana?
Forse in
un certo senso siamo ancora giudei perché non applichiamo i comandamenti di
Cristo di amare Dio sopra ogni cosa ed il prossimo come noi stessi.
La guerra
in Ucraina è un evidente incapacità di amare.
In un
certo senso la Russia raccoglie l’odio che ha seminato in settanta anni, salvo
poi oggi ad uscire fuori, con il suo pragmatismo, in una combinazione di
rivalsa e di volontà di andare a salvaguardare i suoi interessi nel
Mediterraneo che sono, guarda caso anche i nostri.
Mi sarei
aspettato un’unità di intenti tra gli Stati Uniti, la Russia e l’Europa tutta.
Invece
no. Tutte pagliacciate di guitti che straparlano senza agire, salvo farlo in
obbedienza ai voleri di coloro che oggi stanno cercando disperatamente di
conseguire nuovi spazi (di antica memoria) e portare il limes sino ai confini
del mondo Ortodosso.
Huntington
vedeva lontano. Il vecchio professore non era uno sprovveduto e la sua analisi,
seppur con qualche correzione, è sempre valida.
L’Italia
che dovrebbe essere maestra per la civiltà che ha donato al mondo intero, si
inchina alle nuove idolatrie moderne: la pace, il dialogo, la solidarietà,
l’altro, il gaysmo e il politicamente corretto.
Tutte frottole
per indirizzare le menti degli uomini.
Ma Cristo
parla ai cuori ed un cuore non si inganna, per quanto bersagliato dalle
baggianate di pseudo-preti e politici.
Rimane di
capire come la Parola di Dio si farà sentire.
Sarà il
rumore del tuono, il Boanerghes che parla nel silenzio.
Cristo
parla poco ed ama molto, gli uomini parlano molto ed amano poco.
Ci vuole
unità di linguaggio.
Chiarisce
Pavel Florenskij:
...
qualcosa è atteso, qualcosa manca, si strugge verso qualcosa l'anima che
desidera dissolversi per essere con Cristo.
Qualcosa
avverrà non sappiamo ancora che cosa! Ma quanto più acutamente si avverte
che qualcosa si sta preparando, tanto più stretto e sentito diviene il
legame con la Madre Chiesa, tanto più
facile e
semplice riesce l'amore verso di lei, sopportare le contumelie che la
lancinano... Io aspetto con gioia ciò che avverrà e nel mio cuore
pacificato risuona per giorni interi il cantico NUNC
DIMITTIS.
Quando questo avverrà, si rivelerà la Grande Pasqua Universale e finiranno
tutte le dispute umane.
Cap.
"Il Consolatore" – La Colonna ed il fondamento della Verità.
Si è dato
forma al mondo della necessità piuttosto che a quello dello spirito che tutto
guida.
Come dice
Berdjaev “la coscienza della Chiesa teme sempre per le masse umane
un’anticipazione dei tempi e dei termini; tende sempre a mantenere
l’equilibrio, impedendo elevazioni troppo grandi e troppo grandi depressioni…”
(N. Berdjaev – Filofofia dello spirito libero- Ed.San Paolo). Questo dovrebbe
essere, ma nella realtà anche la Chiesa è caduta nel peccato di Saul. Si è
voltata verso il mondo così come il prete si rivolge alla folla nella messa
invece di volgersi insieme ai fedeli dalla parte dell’altare.
Per
questo Dio si è riservato lo spirito di Giovanni: “se voglio che egli resti
sino al mio ritorno a te che te ne importa...” rivolto a Pietro che non
riusciva e riesce ad oggi a comprendere questo mistero.
Il
mistero di questo spirito giovanneo che porterà aiuto nella Chiesa in disordine
per rimettere ordine, rimane per oggi un enigma perché gli uomini dovranno
pervenire a ciò che manca da soli.